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L’eterno riposo dona loro, Signore



Il Dom del 31 ottobre riserva particolare attenzione al significato delle feste di Ognissanti e della Commemorazione dei defunti. Ogni 1 novembre a Ognissanti ringraziamo il Signore per il modello di vita dei Santi: quelli che la Chiesa ha riconosciuto a livello ufficiale, ma anche tante donne e uomini «sante e santi della porta accanto» – come li ha spesso chiamati Papa Francesco. I loro nomi non ricorrono nei calendari, ma sono stati «luce e sale della terra» per quanti li hanno incontrati. Ogni 2 novembre, invece, nella Commemorazione dei defunti ricordiamo i nostri cari non solo affidandoli alla misericordia divina, ma anche rinnovando la speranza che un giorno risorgeremo in Gesù Cristo, per riunirci a tutti coloro che hanno regalato bellezza e gioia ai nostri giorni, ma che non sono più tra noi.

dal Dom

AUTUNNO IN FRIULI







 

FUSINE LAGHI








VIGNE ALTE



































lago di Bordaglia
       








Cividale




il nocciolo

 Il nome del genere deriva dal greco κόρυς = elmo, oppure da kurl, il nome celtico della pianta, mentre l'epiteto specifico deriva da Avella, comune in provincia di Avellino, zona nota fin dall'antichità per la coltivazione di noccioli[4].

Descrizione

Fiori femminili di nocciolo

La pianta ha portamento a cespuglio o ad albero, se coltivata è alta in genere dai 2 ai 4 m ma se lasciata in forma libera può raggiungere anche 7–8 m. Ha foglie semplici, cuoriforme a margine dentato. È una specie monoica monoclina, caducifoglia e latifoglia, con crescita rapida.

Le infiorescenze sono unisessuali. Le maschili in amenti penduli che si formano in autunno, le femminili somigliano ad una gemma di piccole dimensioni. Ogni cultivar di nocciolo è autosterile e ha bisogno di essere impollinata da un'altra cultivar.

Il frutto (nocciola) è avvolto da brattee da cui si libera a maturazione e cade. È commestibile e si usa crudo, cotto o macinato in pasta. È ricco di un olio impiegato sia nell'alimentazione che nell'industria cosmetica.

Il legno del nocciolo è molto flessibile, elastico e leggero, adoperato fin dall'antichità per fabbricare ceste e recinti. Non è adatto come materiale da costruzione o per mobili in quanto troppo elastico e poco durevole.

Henri Cartier-Bresson



  Henri Cartier-Bresson (Chanteloup-en-Brie, 22 agosto 1908  Montjustin, 3 agosto 2004[1]) è stato un fotografo francese, considerato un pioniere del fotogiornalismo, tanto da meritare l'appellativo di "occhio del secolo". Teorico dell'istante decisivo in fotografia, ha anche contribuito a portare la fotografia di stampo surrealista (ispirata a Eugène Atget) a un pubblico più ampio. È stato uno degli esponenti più importanti della cosiddetta Fotografia umanista.

Biografia

La Leica 1, la prima macchina fotografica di Cartier-Bresson.

Henri Cartier-Bresson nasce a Chateloup, una cittadina francese non troppo distante da Parigi, nel 1908 da una famiglia dell’alta borghesia.Dopo gli studi giovanili, Henri fu presto attratto dalla pittura, grazie allo zio Louis, e comincerà i suoi studi con Jacques-Émile Blanche e André Lhote, che lo inizieranno all'ambiente dei surrealisti francesi.

Nel 1930, durante il suo primo viaggio in Costa d'Avorio, non è ancora interessato alla fotografia. È lo stesso Cartier-Bresson che ci racconta come fu una fotografia di Martin Munkacsi ad attrarlo verso il mondo della fotografia: «è stata quella foto a dar fuoco alle polveri, a farmi venir voglia di guardare la realtà attraverso l'obiettivo».[3] Fu così che nel 1932 comprò una quarta macchina fotografica (la prima fu la Kodak Brownie, la seconda una grande formato, la terza una 35 mm difettosa acquistata in Costa d'Avorio) una Leica 35 mm con lente 50 mm che l'accompagnerà per molti anni.

Nel 1936 lavora nel cinema come assistente del regista francese Jean Renoir in La vita è nostra, film nel quale è presente l'ispirazione politica del Fronte popolare e, nel 1937, firma personalmente il film Return to Life (Victoire de la vie). E negli anni successivi si reca in Asia. Intanto, nel 1934, conosce David Szymin, un fotografo e intellettuale polacco, che più tardi cambierà nome in David Seymour (1911–1956). Sarà Szymin a presentare al giovane Bresson un fotografo ungherese, Endré Friedmann, che verrà poi ricordato col nome di Robert Capa. fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Henri_Cartier-Bresson

FOTOGRAFIE

 

tramonto in Benečija




strada per  Villanova

borgo dolina Villanova

Villanova delle grotte



Benecia


Resia (in dialetto resiano Reśija,in sloveno Rezija, in friulano Rèsie) è un comune italiano di 910 abitanti del Friuli-Venezia Giulia. Si tratta di un comune sparso con sede comunale nella frazione di Prato.
Resija/Resia




 


















CHIESETTA DELLA SANTISSIMA TRINITA' MONTEAPERTA




 






 




MONTEAPERTA


Monteaperta (Viškorša in slovenoMontviarte o Monviarte in friulano), anche chiamata la piccola Cortina, è una frazione di 219 abitanti del comune italiano di Taipana, in provincia di Udine.

Un tempo chiamata Campo di Miglio, poi Monteaperto, infine Monteaperta, questo villaggio, una volta Villa indipendente (citato nell'ispezione canonica del 10 giugno 1737 come Villa di Monteaperta) che comprendeva anche le frazioni di Cornappo, di Ponte Sambo e di Debellis, è attualmente compreso nel comune di Taipana della provincia di Udine, in Friuli-Venezia Giulia, che è distante 3,93 chilometri. Fa parte dell'Iter Aquileiense o Cammino Celeste, un passo o via di pellegrinaggio, con una lunghezza totale di 360 km, che collega il santuario di Maria Saal (Austria) e la basilica di Brezje (Slovenia) ad Aquileia in Italia.da wikipedia

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Foto della Benečija

  Grotta di Antro Santuario di Castelmonte Cividale vecchia fontana restaurata Cividale foto dal web