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| Cividale |
foto dal web
Le Valli del Torre-Terske Doline sono un'area geografica del Friuli orientale, situata nella parte centrale dell’arco delle Prealpi Giulie, attraversate dal corso del fiume Torre e dai suoi affluenti: lambiscono a sud gli abitati dell’alta pianura orientale a nord-est di Udine, risalgono ad est lungo le Valli del Natisone per definire poi il confine italo-sloveno, demarcando a nord la catena dei Monti Musi e la Val Resia e confinando ad ovest con il comprensorio del Gemonese.
Le valli del Torre si snodano dalle sorgenti del fiume Torre presso Musi di Lusevera, alle falde dei Monti Musi, fino a Tarcento e infine a Povoletto, aprendosi a ventaglio verso la pianura friulana, e in ognuna di esse corre un affluente del Torre e dove esso raggiunge il piano sorge un centro urbano, formando così un asse urbano che corre parallelo ai rilievi, da Tarcento a Torreano, attraverso Nimis, Attimis e Faedis. Assieme alle vicine Valli del Natisone, la zona (esclusi i comuni di Povoletto, Cassacco, Magnano in Riviera, e le frazioni non montane di Attimis, Faedis, Tarcento e Nimis) viene chiamata Slavia Friulana, o Slavia Veneta o ancora Slavia Italiana, oppure Benecía (dallo sloveno Benečija o Beneška Slovenija). Il territorio rientra in provincia di Udine e comprende i seguenti comuni: Attimis, Cassacco, Faedis, Lusevera, Magnano in Riviera, Nimis, Povoletto, Taipana, Tarcento.
L’Alta Val Torre è una delle più belle e suggestive valli del Friuli, dominata dalla catena dei monti Musi. Oltre allo scenario naturalistico, fra montagne, boschi, rocce e grotte carsiche, ci troviamo di fronte ad un’antica comunità che mantiene un’identità etnica, linguistica e culturale ancora oggi radicata nel tessuto sociale, rappresentata in primo luogo dal dialetto sloveno del Torre, miracolosamente sopravissuto fino ai giorni nostri. Si tratta di un mondo esclusivo, assai diverso da quello della pianura, pur trovandosi a soli 25 km dal capoluogo friulano, Udine.dal sito del Comune di Lusevera/Bardo
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| Natisone |
Cividale si estende su una superficie di 49,50 km², dall'altitudine minima di 97 metri alla massima di 508 metri ai piedi dei colli del Friuli orientale, nelle Valli del Natisone, sulle sponde del Natisone, a 17 km da Udine, sulla strada che collega la pianura friulana alla media e alta valle dell'Isonzo, in territorio sloveno.
Le precipitazioni si concentrano nei periodi compresi tra marzo e maggio, con un leggero calo nei mesi estivi e un riacutizzarsi nel periodo compreso tra ottobre e novembre inoltrato.
Cividale del Friuli (Cividât in friulano, Sividât nella variante locale, Čedad in sloveno, Sibidat o Altenstadt o Östrich in tedesco) è un comune italiano di 10 794 abitanti in provincia di Udine, in Friuli-Venezia Giulia: fondato in epoca romana da Giulio Cesare con il nome di Forum Iulii, da cui poi ha preso il nome tutta la regione, divenne il capoluogo del Ducato longobardo del Friuli e della Marca friulana, e la capitale temporale del Patriarcato di Aquileia.
Cividale si estende su una superficie di 49,50 km², dall'altitudine minima di 97 metri alla massima di 508 metri, ai piedi dei colli del Friuli orientale, nelle Valli del Natisone, sulle sponde del Natisone, a 17 km da Udine, sulla strada che collega la pianura friulana alla media e alta valle dell'Isonzo, in territorio sloveno.
Detta in epoca romana Forum Iulii, la tradizione la indica come fondata da Giulio Cesare: «Forum Iulii ita dictum, quod Iulius Caesar negotiationis forum ibi statuerat».[10] In epoca longobarda, fra il VI e l'VIII secolo, venne chiamata Civitas Fori Iulii. Nel X secolo, essendo ubicata nella parte orientale del regno di Lotario, chiamata Austria, cominciò a chiamarsi Civitas Austriae. Abbreviando il nome ufficiale, la popolazione la denominò Civitate(m), da cui discesero i nomi locali di Cividât, Zividât, Sividât e successivamente, intorno al XV secolo, quello di Cividal d'Austria e finalmente, solo dalla guerra fra Venezia e la Lega di Cambrai, si iniziò a usare la denominazione attuale di Cividale del Friuli.[11]
La presenza umana nella zona dove sorge Cividale risale a epoche piuttosto antiche, come attestato dalle stazioni preistoriche del Paleolitico e del Neolitico trovate appena fuori della città; ad esse si aggiungono abbondanti testimonianze dell'Età del Ferro e della presenza veneta e celtica risalenti sino al IV secolo a.C.
La strategica posizione di questo primitivo insediamento indusse i Romani a stabilirvisi, fondando forse già nel II secolo a.C. un castrum, di ovvia natura militare, il quale fu in seguito elevato da Giulio Cesare a forum (mercato) e per tale motivo la località assunse il nome di "Forum Iulii" poi divenuto identificativo di tutta la regione. Successivamente la località fu elevata a municipium, venendo ascritta alla tribù romana Scaptia e assurse infine al rango di capitale della Regio X Venetia et Histria allorché Attila rase al suolo Aquileia nel V secolo.
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| Natisone foto da fb |
Grotta di Antro Santuario di Castelmonte Cividale vecchia fontana restaurata Cividale foto dal web